La locazione, comunemente nota come “affitto” di immobili, appartiene alla realtà quotidiana e, purtroppo, spesso accade che l’inquilino sia in ritardo con il pagamento dei canoni. Per far fronte a queste situazioni e ottenere un risultato nel minor tempo possibile, è bene che il proprietario, ovvero il locatore, oltre ad affidarsi ad un professionista, sappia quali sono i passaggi e le tempistiche che dovrà affrontare.

 

​In linea di massima, ottenere la liberazione dell’immobile richiede tra i 6 e gli 8 mesi; tempi che possono allungarsi qualora l’inquilino sia persona anziana, malata o con figli minori a carico.

 

Il primo passo da compiere è l’invio, a mezzo raccomandata, di un sollecito di pagamento​, nel quale si contesta la mancata corresponsione del canone scaduto e si invita l’inquilino moroso a provvedervi in un termine ragionevole (circa 10 giorni).

​Decorso infruttuosamente tale termine, è necessario procedere con la redazione e la notifica di un atto di intimazione di sfratto per morosità e contestuale citazione per la convalida. All’interno di tale atto sarà anche possibile chiedere l’emissione di un decreto ingiuntivo per ottenere il pagamento di quanto dovuto.

 

​Nel corso dell’udienza, attestata la persistenza della morosità, il giudice, se il conduttore non compare o comparendo non si oppone, convalida lo sfratto.

​Nonostante vi sia la persistenza della morosità, spesso il giudice, su richiesta del conduttore inadempiente, concede a quest’ultimo un c.d. termine di grazia entro il quale provvedere al pagamento dei canoni scaduti, al fine di evitare la convalida.

 

​Ottenuta la convalida e notificato l’atto di precetto, con il quale si intima all’inquilino moroso di adempiere spontaneamente all’ordinanza di sfratto, si apre la fase conclusiva della procedura.

​A tal proposito, è bene sapere che, soprattutto in presenza di persone anziane, malate, o di famiglie con figli minori, l’ufficiale giudiziario incaricato prima di eseguire lo sfratto compirà due o più accessi, tanto che il procedimento potrebbe richiedere alcuni mesi.

 

​N.B.: al locatore non è concesso di trattenere la somma consegnatagli dall’inquilino a titolo di cauzione per coprire quanto da quest’ultimo dovuto per i canoni scaduti.